mercoledì 29 aprile 2020

Prometeo, il primo ingegnere filosofo

È straordinario pensare come la questione della tecnica, un tema che ci appare particolarmente moderno, fosse già discusso ai tempi dell'Antica Grecia. Ebbene si: se leggiamo qualche pagina del Protagora di Platone, ci rendiamo immediatamente conto di come la perizia tecnica fosse già argomento di dialogo filosofico nel IV secolo a.C. 

Prometeo sottrae il fuoco e la perizia tecnica per donarli al genere umano

All'interno del dialogo platonico, in cui si critica il processo educativo caratteristico dei sofisti, si pone l'accento su quello che è il mito greco di Prometeo ed Epimeteo, figli del titano Giapeto, incaricati da Zeus di distribuire equamente le qualità degli dei tra le razze animali destinate a venire al mondo. Epimeteo pregò il fratello Prometeo di lasciargli svolgere questo compito autonamamente. "Dopo che avrò distribuito, disse, tu verrai a controllare". Egli distribuì le varie doti naturali a ogni razza animale al fine di evitare la loro estinzione. A coloro che risultavano essere più deboli conferì velocità per fuggire da coloro che invece erano stati dotati di forza, a coloro che erano facili prede donò immensa prolificità e distribuì ad ognuno strumenti per difendersi dalle intemperie stagionali.

Ma Epimeteo, dotato di scarsa lungimiranza, aveva consumato tutte le possibilità in favore degli animali privi di intelletto. L'uomo era rimasto nudo e inerme, senza armi per difendersi e dunque sopravvivere. Sopraggiunse così Prometeo che, resosi conto della problematica, rubò il fuoco e la perizia tecnica ad Efesto e ad Atena per donarli all'uomo. Quest'ultimo avrebbe così avuto la possibilità di sopravvivere e riprodursi. Gli uomini vennero poi dotati di Aidos (Αἰδώς) e Dike (Δίκη).


Un mito particolarmente attuale

 

Il mito di Prometeo ed Epimeteo racchiude in sè innumerevoli significati di fondamentale rilevanza nella vita odierna. Epimeteo (dal greco Ἐπιμηθεύς, ossia "colui che riflette in ritardo") diviene il simbolo dell'uomo privo di lungimiranza, colui che agisce senza riflettere e si trova poi ad affrontare difficoltà non irrilevanti. Prometeo (dal greco Προμηθεύς, cioè "colui che riflette prima") è invece il simbolo del progresso e della potenza del sapere. Come suggerisce il titolo di questo post egli può essere inteso come il primo ingegnere filosofo, colui che si interroga continuamente e che porta avanti quella che è la ricerca filosofica.

Tuttavia ciò che ci porta a riflettere è quel ribaltamento che si è verificato nella condizione umana. L'uomo è stato dotato di "arti tecniche" per sopravvivere, ma oggi sembra che sia la tecnica ad essere padrona dell'uomo. Egli è divenuto un semplice meccanismo di quel apparato tecno-scientifico che si trova costantemente costretto ad alimentare poter vivere.


Sitografia:


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