giovedì 14 maggio 2020

STEP #16: Eraclito, come un fiume che scorre

Panta rhei, il manifesto della filosofia del divenire

  

Quanti di noi non hanno mai sentito pronunciare il celebre aforisma "tutto scorre"? Una nota proposizione con cui gli eraclitei esprimevano l'eterno divenire della realtà, paragonandola ad un fiume apparentemente identico, ma che in effetti si rinnovava e si trasformava continuamente. Secondo tale concezione filosofica, nessun uomo ha la possibilità di tuffarsi due volte nello stesso fiume poichè l'essere stesso dell'individuo è mutato e le acque del fiume non sono più le stesse dell'istante precedente.
"Non si può discendere due volte nel medesimo fiume e non si può toccare due volte una sostanza mortale nel medesimo stato, ma a causa dell’impetuosità e della velocità del mutamento essa si disperde e si raccoglie, viene e va"
Il pensiero di Eraclito, frammento 91, Hermann Diels e Walther Kranz 
Eraclito, olio su tela, Hendrick ter Brugghen, 1628





Ad estremizzare il concetto del flusso incessante che regola la realtà fu però Cratilo, discepolo di Eraclito. Secondo il filosofo ateniese non sarebbe nemmeno possibile attribuire dei nomi alle cose poichè queste si modificano continuamente. E non sarebbe neppure corretto affermare che un uomo possa immergersi una sola volta nello stesso fiume: l'acqua che bagna il tallone non è la stessa che ha bagnato la punta del piede.

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