sabato 30 maggio 2020

STEP #21: Acqua ed Etica, un nuovo paradigma

Il tema dell'Acqua sta divenendo sempre più rilevante per quanto concerne lo sviluppo futuro del pianeta. Una delle maggiori sfide che la comunità internazionale si ritroverà a fronteggiare negli anni a venire sarà certamente legato alla gestione dell'Acqua, a come sarà garantito l'accesso a questo bene di primaria necessità alle generazioni future. Senza acqua non vi è vita. Senza acqua non vi è pacifica convivenza tra popoli

Come affermato da Rosario Lembo, presidente del Comitato Italiano sul Contratto Mondiale sull'Acqua, tale problema è stato finora trascurato. "Sulla base della consapevolezza che il pianeta Terra è composto per 2/3 di acqua, la comunità internazionale ha finora ritenuto di poter considerare l'acqua una risorsa illimitata, inesuaribile". Un tale atteggiamento porterà nel giro di una ventina d'anni ad una rottura del già fragile equilibrio tra uomo e ambiente. È dunque necessario intervenire tempestivamente.

Una carta internazionale per rendere visibili i diritti

 


  
La Terra NON è un rubinetto inesauribile
Un primo passo avanti è stato fatto nel Febbraio 2010 quando è stato presentato al Parlamento Europeo di Bruxelles un documento per la gestione dell'Acqua, un documento basato sulla responsabilità, sulla condivisione e sulla volontà di ogni singolo cittadino del mondo di salvaguardare il pianeta. La Carta della Solidarietà per l'accesso all'Acqua si propone di garantire il diritto a questo bene primario a ogni singolo individuo, di contribuire concretamente alla distibuzione equa di acqua potabile e sicura in ogni angolo del nostro pianeta. L'Acqua non è un bene di primaria necessità. L'Acqua è IL bene di primaria necessità. L'Acqua è un diritto umano, universale e inalienabile



Questo è quanto sancito dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite Risoluzione A/64/L.63/Rev.1, ma tocca a noi uomini fare in modo che tale dichiarazione retorica possa divenire realtà e rimanere tale per molti anni ancora.

Il prototipo della dichiarazione

 

Nella 1° Assemblea dei cittadini ed eletti all'Acqua, tenuta a Bruxelles nel 2009, si leggono i primi principi alla base di quella che sarebbe poi divenuta l'odierna Carta Etica dell'Acqua.
  • Noi non abbiamo nemmeno il diritto di alimentare i fattori che conducono inesorabilmente alle guerre per l’acqua, al solo scopo di perpetuare il nostro potere in termini di ricchezza e di consumo.
  • Al contrario abbiamo il dovere di agire per contribuire allo sviluppo di una società fondata sul diritto alla vita per tutti e sulla partecipazione responsabile di tutti i cittadini al governo dell’ac-qua e al suo utilizzo ragionevole e sostenibile. 
  • Noi siamo fermamente convinti che il pianeta Terra non è uno spazio di risorse da conquistare, né l’oggetto di uno sfruttamento predatore e di un consumo devastante. 

 

Acqua, Etica e Ambiente: è ancora possibile un perfetto connubio? 

 

L'Acqua è per tutti. SENZA DISTINZIONI
Il mondo sta cambiando, ma ne siamo consapevoli? Se sì, perchè non interveniamo? Aspettiamo che qualcuno agisca al posto nostro e intanto continuiamo ad essere le vittime di un pianeta che si sta degradando? Sono queste solo alcune delle domande incisive che ci dovremmo porre per apportare modifiche al destino dell'acqua e quindi per salvare la nostra Madre Terra. Per raggiungere nuovamente il perfetto connubio di cui si parla del titolo è indispensabile promuovere una cultura dell'Acqua. È necessario cominciare a parlare di Etica dell'Acqua. Qualcosa va cambiato e questo qualcosa è il comportamento umano. L'èthos umano (ἔθος) necessita di una revisione. Il carattere o meglio le consuetidini di molti di noi dovrebbero mutare. Bisogna dire basta agli sprechi d'acqua, ma soprattutto bisogna evitare le guerre per tale elemento. Non è concepibile che ancora oggi esistano individui che detengono il potere e quindi il dominio di una sostanza così fondamentale nella vita degli esseri viventi. Coloro che sono alla cima della montagna, attorniati dalla propria ricchezza, dovrebbero riflettere sulle condizioni miserabili in cui gli abitanti a valle sono costretti a vivere a causa del loro comportamento scorretto. 

Riflettiamoci ancora


Vogliamo terminare questo post con uno spunto di riflessione.
Come può l'Acqua, elemento indispensabile per ognuno di noi, divenire elemento di mercificazione da parte dei popoli? Ma soprattutto come è possibile che gli uomini ancora oggi entrino in conflitto per quello che è un bene comune, un bene che dovrebbe essere riconosciuto a tutti senza alcun indugio?

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