giovedì 26 marzo 2020

STEP #04: L'Acqua nella mitologia: benevolenza e avversità

Come tutti sappiamo, l'Acqua ha sempre avuto un ruolo simbolico nella vita dell'uomo. Portatrice di purezza e da sempre associata al concetto di fertilità, l'Acqua è spesso divenuta oggetto di culto e venerazione.


"Hylas and the Nymphs"di John William Waterhouse (Roma, 1849 - Londra, 1917)

Si pensi ad esempio alle Naiadi della Mitologia Greca, le ninfe delle acque dolci dai poteri curativi. Fanciulle dall'immensa bellezza, padrone dei fiumi, dei laghi e delle paludi, capaci di ridonare la salute a tutti coloro che la avevano persa.

I malati bevevano l'acqua delle sorgenti a loro consacrate e solo raramente vi si immergevano. Quest'ultimo era infatti considerato un atto sacrilego e coloro che vi si arrischiavano potevano incorrere nella collera o in qualche malattia misteriosa. Si narra che lo stesso Nerone, dopo essersi immerso nella fonte dell'Acqua Marcia, fu colto da uno stato febbrile e da una successiva paralisi che perdurò per alcuni giorni.

  
Piazza della Repubblica, Fontana delle Naiadi di Mario Rutelli

Le Naiadi, da molti storici considerate figlie di Zeus e note per la loro benevolenza nei confronti del genere umano, potevano dunque divenire le più acerrime nemiche dell'uomo.
A fianco è riportata un'immagine della Fontana delle Naiadi a Roma.
Il capolavoro urbanistico è contraddistinto dalla presenza di quattro figure femminili e dall'emergere di una figura maschile che afferra un delfino. Questi ultimi due soggetti vanno a costituire il gruppo del Glauco, simbolo del dominio dell'uomo sulla forza naturale dell'acqua.

L'acqua che zampilla dalla bocca del delfino sembra essere un elemento inoffensivo per l'uomo. E' veramente così?



Poseidone o Nettuno?
Fontana del Nettuno (Bologna)

Parlando di mitologia, non si può certo non annoverare Poseidone. Il dio del mare, che per i romani altri non era che Nettuno, viene molte volte raffigurato come un uomo dal fisico possente alla guida di un carro trainato da cavalli. Il dio del tridente che permetteva ai marinai di navigare in acque sicure era anche colui che era capace di scatenare violente tempeste, in grado di uccidere chiunque.
E ancora una volta vediamo la benignità e la clemenza dell'Acqua scontrarsi con la sua furia distruttiva.






Neith
Sobek

Dopo aver annoverato la mitologia greca e latina, non possiamo non citare quella egizia. In tale contesto emerge la figura della dea Neith, considerata la personificazione delle acque primordiali della creazione. Considerata madre di Sobek, viene spesso raffigurata mentre allatta un coccodrillo. La divinità egizia maschile era infatti associata al Coccodrillo del Nilo, un essere mortale per tutti coloro che vivevano nelle acque e sulle sponde del Nilo. Sobek, riconosciuto anche come il dio della fertilità, è numerose volte connesso al potere del faraone, al potere di colui che era in grado di proteggere gli Antichi Egizi e il Nilo da ogni sorta di pericolo.




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